Gatti neurologici: storia di Stregatto dal trauma cranico a una vita felice
In questo articolo parleremo di trauma cranico e lesione cerebrale nel gatto e lo faremo raccontando la storia del nostro Stregatto che oggi fortunatamente è un bel gattone felice e sereno.
Contenuto dell'articolo
Le cause di trauma cranico del gatto
Il trauma cranico è una lesione alla testa del gatto generalmente causata da:
- caduta da un piano alto
- incidente automobilistico
- colpo violento alla testa
In caso di trauma cranico è essenziale correre subito dal veterinario in quanto il gatto rischia la vita. La tempestività delle cure è importante per evitare che i sintomi peggiorino e il gatto muoia. Per questo e per tanti altri motivi consigliamo di mettere in sicurezza i balconi di casa e non permettere che i gatti escano in giro tra le auto che sfrecciano.
Sintomi neurologici da trauma cranico del gatto
Il trauma cranico provoca una lesione del tessuto cerebrale e il gatto potrebbe manifestare sintomi neurologici:
- Pupille dilatate
- Pupille di diversa dimensione l’una dall’altra
- Movimento anomalo degli occhi
- Stato di poca lucidità
- Convulsioni
- Inclinazione della testa
La prognosi potrebbe essere infausta. Tutto dipende dalla gravità del trauma cranico e dalla tempestività delle cure veterinarie. In caso di sopravvivenza i danni neurologici potrebbero essere permanenti.
Stregatto: un gatto che ce l’ha fatta
Stregatto è un gatto di origini napoletane, recuperato in un immobile diroccato con evidenti sintomi neurologici. Si ipotizza che possa aver ricevuto un calcinaccio in testa che gli ha causato trauma cranico e conseguente lesione cerebrale. La sua fortuna è stata incontrare una persona di buon cuore che lo ha preso in carico e fornito le cure veterinarie necessarie.
A seguito del trauma cranico Stregatto ha riportato danni neurologici permanenti. Dopo dieci giorni di ricovero presso una clinica veterinaria, Stregatto è stato dimesso per iniziare una nuova vita. Era cieco e sordo.
La nuova vita di Stregatto: gatto neurologico
Viste le difficoltà di trovare adozione a Napoli, abbiamo deciso di prenderlo noi in affido temporaneo al fine di cercare una nuova e definitiva sistemazione. Così Stregatto ha preso il treno e da Napoli è arrivato qui da noi a Pavia.
Con un piccolo escamotage abbiamo invitato la nostra amica Roberta a prendere un caffè e così il fascino di Stregatto l’ha conquistata!
A distanza di 4 anni da quel giorno, oggi queste sono le parole di Roberta: “Quando vidi Stregatto per la prima volta me ne sono subito innamorata, Anita lo chiamava “alieno” per via delle sue pupille dilatate completamente nere! Ho avuto un attimo di esitazione perché non credevo di essere all’altezza di occuparmi di un gatto neurologico, ho trascorso intere serate a documentarmi per capire se fossi stata in grado di prendermi cura di lui. Alla fine ho deciso di fare il grande passo!”
Quando è arrivato a casa era cieco e sordo e si muoveva come se fosse ubriaco per via del danno neurologico.
“Il neurologo mi ha consigliato degli esercizi per stimolarlo a muoversi. Così gli ho comprato tante palline con cui lui giocava, non poteva vederle, nè sentirle, ma avvertiva lo spostamento d’aria e le rincorreva. Ha imparato a salire le scale grazie a una cannetta con la pallina attaccata. Giorno dopo giorno l’edema cerebrale si è riassorbito! Adesso ha recuperato la vista ma non l’udito, sembra sempre un po’ ubriaco ma svolge le sue monellerie come tutti i gatti normali, forse anche di più!”
A dire il vero è un piccolo terminator, ha un debole per i vasetti delle spezie che si diverte a lanciare a terra per attirare l’attenzione. Eccolo all’opera:
La dolcezza dei gatti neurologici
L’attaccamento agli umani e la voglia di coccole sono tratti comuni che si riscontrano spesso nei gatti neurologici, è come se fossero consapevoli della loro condizione e ti volessero ringraziare per le cure che gli dedichi. Stregatto è una cozza, cerca sempre il contatto. La sera non si addormenta se non ha la testa sul cuscino e la zampetta tra le mie mani. È di una dolcezza inaudita.
Adottare un gatto neurologico
L’adozione di un gatto neurologico deve essere una scelta consapevole. Per prima cosa bisogna mettere in sicurezza il balcone, poiché i gatti neurologici hanno uno scarso equilibrio. Molto importante è trovare un medico veterinario neurologo al quale affidarsi durante tutta la vita del gatto. I gatti neurologici sono più sensibili rispetto agli altri, specialmente in caso di interventi chirurgici in anestesia. Eventuali trattamenti, terapie o interventi chirurgici devono essere concordati con il neurologo. Mai ricorrere al fai da te, neanche per i trattamenti antiparassitari.
Adottare un gatto sordo ha anche dei vantaggi ad esempio non dovrai preoccuparti per i fuochi d’artificio o altri rumori che solitamente spaventano i gatti, potrai passare anche l’aspirapolvere senza che lui se ne accorga.
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