Dermatite batterica e carcinoma squamocellulare del gatto – la storia del nostro amato Mozzarella
In questo articolo vi raccontiamo la storia del nostro amato Mozzarella, un micio sfortunato recuperato in strada in condizioni disastrose affetto da dermatite batterica e carcinoma squamocellulare del gatto.
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Carcinoma Squamocellulare del Gatto
Mozzarella era un micio dal carattere fantastico: buono, affettuoso, dolce, il micio che tutti sognano.
La sua vita non è stata sempre rose e fiori, quando è stato tolto dalla strada era sporco, denutrito e affetto da carcinoma squamocellulare ad entrambe le orecchie. Il carcinoma squamocellulare è un tumore causato dai raggi solari e colpisce prevalentemente i gatti bianchi.
Nei gatti bianchi infatti, l’esposizione prolungata al sole provoca dermatite attinica detta anche dermatite da fotosensibilizzazione. Questa dermatite provoca prurito e arrossamento della pelle e a lungo andare diventa carcinoma squamocellulare.
Mozzarella ha dovuto subire due operazioni chirurgiche, la prima per asportare i padiglioni auricolari malati (conchectomia) e la seconda per ripulire un condotto uditivo in cui si era formata una bolla ascessuale colma di batteri.
Mozzarella era anche Fiv+ quindi predisposto al rischio di infezioni batteriche, naturalmente questo ha peggiorato il suo quadro clinico, inoltre come se non bastasse il povero Mozzarella era affetto da una rinite cronica virale che causava la fuoriuscita di secrezioni oculari. Insomma il nostro Mozzarella non ha mai avuto vita facile, dopo aver combattuto contro il carcinoma squamocellulare, abbiamo dovuto combattere anche con le frequenti infezioni batteriche.
Dermatite batterica – Piodermite Gatto
Quando è arrivato da noi Mozzarella aveva un quantitativo enorme di batteri e malassezia (un fungo della pelle) nelle orecchie, per cui c’è voluto un po’ di tempo e di pazienza per debellarli.
Come se non bastasse, Mozzarella era affetto da dermatite batterica facciale, che abbiamo curato col supporto di una veterinaria dermatologa. Inizialmente lo abbiamo curato con cicli di antibiotici e trattamenti topici ma purtroppo le crosticine ritornavano sempre ed erano molto fastidiose per il nostro Mozzarella che sopportava pazientemente.
Dopo averne discusso con la veterinaria dermatologa, abbiamo iniziato una terapia a base di lavaggi frequenti a base di shampoo dermatologico ad azione antibatterica.
Dermatite batterica del gatto persiano
In letteratura medica si trovano parecchie evidenze del fatto che i gatti persiani siano soggetti più di frequente alla dermatite batterica facciale. Mozzarella ovviamente non è un persiano, ma all’analisi morfologica mostra parecchi tratti somatici tipici del gatto persiano, del resto lo sappiamo: i trovatelli sono sempre frutto di abbandoni o gravidanze indesiderate di gatte domestiche. Per i più interessati ai dettagli veterinari riportiamo lo stralcio di un interessante studio sulla piodermite facciale del gatto persiano.
“L’esame citologico del materiale nerastro evidenzia il più delle volte una piodermite in corso, spesso sostenuta da batteri coccacei (Staphylococcus intermedius), anche se è possibile rinvenire infezioni più gravi sostenute da batteri bastoncellari (Proteus spp – Pseudomonas spp).
Sempre eseguendo un esame citologico è possibile evidenziare la presenza di Malassezia pachydermatis in quantità patologica sia nei campionamenti citologici facciali che podali.
Gli aspetti istologici comuni nella maggior parte dei campionamenti descritti dai vari Autori, mettono in evidenza una dermatite perivascolare con infiltrazione mastocitaria, eosinofilica, acantosi epidermica con abbondanti croste spesso infarcite da batteri o lieviti, degenerazione idropica del derma.
In diversi casi si è notata un’iperplasia delle ghiandole sebacee, motivo per la quale in passato si era supposto un difetto di cheratinizzazione primario come supporto eziopatogenetico, di contro è tuttavia da segnalare che costituzionalmente sul muso le ghiandole sebacee sono più dilatate che in altre sedi cutanee.
Le terapie proposte, comprensive sia di lavaggi topici, che di somministrazioni sistemiche (antibiotico-terapia, antimicotico-terapia, cortisonici), in nessun caso forniscono una risoluzione completa del processo patologico ma solo un temporaneo miglioramento.”
Terapia di Mozzarella per la dermatite batterica del gatto
Scorrendo la prescrizione veterinaria ricevuta e questo studio, scopriamo che la terapia è la medesima: antibiotici sistemici e lavaggi frequenti con prodotti specifici. Molte foto dello studio sembrano mostrare gli stessi sintomi della dermatite di Mozzarella (trovi qui sopra le foto tratte dallo studio). Vi risparmiamo le foto delle crosticine di Mozzarella poiché non sarebbe un bel vedere. Ad ogni modo con acqua calda e shampoo dermatologico lui tornava a splendere.
Per Mozzarella abbiamo trovato efficaci questi due shampoo a base di clorexidina:
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Eye Envy
Per il trattamento delle secrezioni oculari abbiamo utilizzato la polvere Envy Eye. Un prodotto cosmetico formulato appositamente per rimuovere le antiestetiche macchie brune provocate dagli scoli oculari.
Envy Eye ha un’alta capacità assorbente e va applicata esternamente sul pelo del gatto. Quando scende la lacrima, a contatto con la polvere, la lacrima si secca e forma una crosticina che si stacca da sola.
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Redonyl
Abbiamo usato anche Redonyl, che è un integratore di supporto della funzione dermica. Redonyl contiene palmitoiletanolamide. Il contenuto di PEA-um (palmitoiletanolamide ultra-micronizzata) aiuta a mantenere la fisiologica funzione del mastocita dermico.
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